L’Accademia dei Filarmonici nacque a Ravenna il 6 aprile 1826: già dal 1723 esisteva in città il Teatro Comunitativo, “fra i migliori dello Stato pontificio” riportano le fonti dell’epoca,
con una ricca stagione di opera e di concerti. Alcune delle sale del teatro, oltre ad ospitare concerti, erano dedicate alle attività dell’Accademia Filarmonica, a testimonianza di un’attività di didattica musicale di alto profilo già prima del 1826. Scrive Silvio Busmanti che l’Accademia “die’ i primi rudimenti a Gioacchino (Rossini)”. Ancora prima, nel XV secolo, la Cappella Musicale della Cattedrale, fondata da Costanzo Porta, rappresentava l’istituzione musicale di riferimento per la vita artistica e culturale cittadina. Allievo più illustre della scuola, Angelo Mariani (1821 – 1873) fu definito da Giuseppe Verdi “il più grande direttore d’orchestra italiano del suo tempo”. Violinista e patriota, Mariani intraprese una carriera di successo nella direzione d’orchestra, e fu protagonista di una stagione di rinnovamento nella direzione del teatro d’opera. A Ravenna Mariani diresse solo nel settembre 1865, in occasione dei “Festeggiamenti per il VI centenario della nascita di Dante”.
Dal 1873 l’Accademia passò sotto l’amministrazione del Comune di Ravenna. Con deliberazione consiliare dell’8 febbraio 1901 il consiglio comunale approvò all’unanimità per acclamazione la decisione di intitolare l’Accademia Filarmonica a Giuseppe Verdi, scomparso il 27 gennaio di quell’anno. Dal 1927 al 1945 la direzione dell’Istituto Musicale Giuseppe Verdi fu affidata a Francesco Balilla Pratella, già direttore dell’Istituto Musicale Malerbi di Lugo, con lo scopo di conseguire il pareggiamento, che tuttavia arrivò solo nel 1976 con il D.P.R. n.822 del 16/07/76.
Con la legge 21 dicembre 1999, n.508 di Riforma delle Accademie di belle arti, dell’Accademia nazionale di danza, dell’Accademia nazionale di arte drammatica, degli Istituti superiori per le industrie artistiche, dei Conservatori di musica e degli Istituti musicali pareggiati, tale enti costituiscono il sistema italiano dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM). La Legge 268/02 è intervenuta per riconoscere l’equiparazione alla laurea universitaria dei titoli accademici conseguiti nel sistema artistico e musicale italiano, ai fini di un pubblico concorso e del riconoscimento dei crediti formativi da spendere nei due sistemi dell’Alta Formazione (AFAM e Università). Il D.P.R. 28/02/2003, n. 132 ha dotato le istituzioni AFAM di autonomia statutaria, regolamentare, organizzativa, finanziaria e contabile nel rispetto dei principi dettati dalla Stato. (fonte AFAM)
L’Istituto Superiore di Studi Musicali “Giuseppe Verdi” (Legge n.508/1999) rientra fra le istituzioni AFAM di livello universitario e rilascia “Diplomi Accademici triennali e biennali di I e II livello”.
BIBLIOGRAFIA
Francesco Balilla Pratella, “Autobiografia”, Ed. Pan Milano
Silvio Bernicoli, “L’Accademia dei Filarmonici”, in rivista “Il Comune di Ravenna”, anno XXV n. 1 (28-29 giugno 1926)
Mons. Renato Casadio, “La Cappella Musicale della Cattedrale di Ravenna nel XVI sec.”, ed. Psalterium, Roma
Primo Gironi, “Il Teatro Comunitativo di Ravenna nel secolo XIX”, ed. Tipo-Lito Ravegnana 1902
Tancredi Mantovani, “Angelo Mariani”, Soc. ed. Ausonia
Eudoro Maramotti, “La scuola di musica in Ravenna”, Longo Editore 1973
Lorenzo Miserocchi, “Musica e teatro in Ravenna dal 1800 al 1920”, ed. S.T.E.R. Ravenna 1921
Umberto Zoppi, “Mariani, Verdi e la Stolz”, ed. Garzanti